I Gourmets di Sanremo al “Bel Soggiorno” per il Convivio degli Auguri

Per l’accavallarsi degli dei vari impegni nell’imminenza del Natale quest’anno la data del nostro tradizionale incontro è stata leggermente anticipata, ma le luminarie natalizie erano già installate per le vie di Sanremo e l’atmosfera era già quella giusta. Così l’appuntamento era fissato al Ristorante dell’Hotel Bel Soggiorno, un vecchio albergo sanremese dei primi del Novecento, periodo di grande fama internazionale per il nostro estremo ponente, recentemente rinnovato e sempre condotto da una vecchia famiglia locale. Il menù era giocato tra carne e pesce, anche per permetterci di gustare la gamma di vini della ditta G.D. Vajra di Barolo dove ci eravamo recati per toccare con mano, e non solo, i nettari scelti per la serata. Da alcuni è stato considerato un po’ scarno l’aperitivo ma, a parte il piacevole Prosecco, ormai uno standard per questa funzione, la Sardinara leggermente croccante e le “Panissette” calde e soffici ci hanno riportato a un passato “sanremasco” che ritroviamo sempre con un po’ di allegra nostalgia. Servito il primo vino “Dragon ’12”, un uvaggio bianco di Riesling, Chardonnay, Sauvignon e Pinot Bianco di grande piacevolezza, giovane, fresco e stimolante ad accompagnare il tris di antipasti totalmente nostrani e dove, accanto all’ottimo Brandacujun e alla seducente Tartare di Tonno, ancora facevano gola e sentimento le fragranti acciughe fritte; raramente tanta golosità s’accoppia a tale semplicità! Ottimo il primo piatto con la pasta alla chitarra fatta in casa, notevole salto geografico e concettuale per il Cappone, piacevolmente gustato sotto molte bandiere e particolarmente adatto all’occasione festaiola. Impeccabili la materia prima e la cottura così come il goloso ripieno. A questo piatto s’accompagnava una magnifica Barbera Superiore 2011 di 14,5° dall’ampia proposta aromatica e tannini di grande equilibrio che le conferivano piacevolezza unita alla facilità di beva.  Poi il Dessert giunto puntuale, profumato e goloso, accompagnato dall’ottimo “Moscato d’Asti” di Vajra, col quale s’abbinava perfettamente. Con la distribuzione dei tradizionali omaggi si è chiuso una bella conviviale nel giusto spirito natalizio.  (Vedi sotto il menù)

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