I Gourmets di Sicilia in visita alla cantina De Gregorio

Solleticati nella nostra curiosità dall’articolo apparso nel mese di novembre sulla rivista La Madia , domenica 25 gennaio il Consolato della Sicilia ha organizzato una gita in pulman per visitare la cantina De Gregorio situata in cotrada Ragana tra Menfi e Sciacca . Alla nostra numerosa comitiva di confrères si è aggregato un gruppo rappresentativo della Chaine des rotisseurs di Palermo con il bailli dr . Roberto Vivaldi con il quale in futuro pensiamo di condividere altre iniziative . In Cantina siamo stati graziosamente accolti da Ascanio De Gregorio e dai figli che, con i loro modi sobri ed eleganti, illustrandoci i loro progetti di sviluppo enoturistici e la storia dei luoghi ci hanno fatto visitare la torre del quattrocento, da dove si ammira un panorama che dai vigneti arriva al mare. ed i locali della vecchia cantina del sedicesimo secolo gradevolmente ristrutturati dall’architetto Gulino. L’aperitivo in cantina di arancinette, bruschette, tartine e spiedini di arance e finocchi, ci ha introdotto alla degustazione dei principali vini prodotti che hanno ricevuto riconoscimenti internazionali: Harìs (Nero d’Avola intenso, con sentori speziati , la viola, il ciclamino e la classica ciliegia. Acidità, alcol, e tannini convivono in un perfetto equilibrio ed eleganza) Rosa di Nero (Un rosato diverso, nato dal fiore del Nero d’Avola e fermentato come un bianco in acciaio. Presenta le caratteristiche del Nero d’Avola con la sua ciliegia intensa, ma con fresche note di frutta esotica e fiori bianchi) Bianco di San Lorenzo’( un bianco, sorprendente, profumato, delicato e forte, con una precisa identità che nasce dall’incontro dell’ansonica e dell’incrocio manzoni) Dragonara bianco grillo (un vino sapido e minerale dalle forti connotazioni siciliane , nel pieno rispetto dell’espressività del terroir). L’enologo Nino Sanzone con un linguaggio piano e chiaro anche per i non esperti , ci ha illustrato l’attività della cantina , le caratteristiche dei vitigni del territorio e l’approccio innovativo che perseguono nella produzione. Poi, seduti tutti insieme ad un magnifico tavolo imperiale abbiamo apprezzato il menu a base di pesce fresco di Sciacca che il giovane e valentissimo chef Christian Piazza ci ha preparato abbinando al bianco di San Lorenzo, al grillo ed al rosato piatti di grande qualità sia per le materie prime che per la fattura. Un senso di misura ed equilibrio che accorda spirito di innovazione con rispetto della tradizione , vocazione naturale dei territori e ricerca di una propria caratterizzazione ci è sembrato permeare i luoghi, i vini e la cucina.In pulman, dopo una passeggiata per i vigneti, sulla via del ritorno la giusta pennichella. (Vincenzo Fiandaca)

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