Il “Dulcis in fundo” del Gran Simposio in Umbria con la visita a Bevagna dell’azienda Lunelli

UN VALORE AGGIUNTO AL NOSTRO PATRIMONIO ARTISTICO UMBRO
Ai Fratelli Lunelli alias Ferrari di Trento va il merito di avere aggiunto al loro corollario di prodotti DI….VINI , un Vino Umbro ma soprattutto un opera di grande valore artistico. Una Cantina d’autore per un vino d’ autore, una scultura che ricorda il Carapace il guscio coriaceo della longeva tartaruga che sollevandosi porta con se le fenditure della terra madre. Un opera dell’ arte contemporanea che sfida i confini fra scultura e architettura, dove sotto il guscio sono lavorate le uve e conservati i vini in piccole botti in anfiteatro a tutto tondo. Lasciata la strada asfaltata che da Perugia conduce a Cannara dove il Santo Francesco predicò agli uccelli, si raggiunge Bevagna città caposaldo della Roma Imperiale , cinta da mura ancora intatte. In località Cantalupo si sale per una breve e bellissima strada bianca verso la collina, contornata da vigneti e uliveti, e piano, piano, ti appare un grosso dardo rosso conficcato nel terreno, per poi apparirti come d’incanto la grande cupola rivestita di una miscela di rame bronzato. Una cantina che regala emozioni, i suoi vini rossi ottenuti dal vitigno Sagrantino tipico ed unico della zona di Montefalco. I Lunelli con questa realizzazione hanno confermato quanto asseriva Sante Lancerio Bottigliere di Papa Paolo III° Farnese che al seguito del Pontefice aveva la mansione di scegliergli i vini più prestigiosi e degni della mensa Pontificia. Giunto a Cannaia oggi Cannara, cosi descriveva la zona: “Canziano l’ attuale Cantiano, fa grassi vini, ma in questo luogo non ha pari bellezza di donne, Perugia non fa buon vino è grasso , molle, agrestino. Di qui sua Santità si partiva et arrivava a S. Maria degli Angeli , dove è una bella divozione , et qui vicino è Assisi , casa di San Francesco , che fa buon vino , anco che faccia conserva. Di qui si passa a Spello che fa buoni vinetti appetitosi. La sua Santità , entrò poi in Fuligno, che non fa buoni vini perché sono troppo cotti. Qui vicino è Cannaia, che li ha meglio et Montefalco che ha buoni vini, ma hanno conserva. Siamo nel 1536 e Sante Lancerio Sommelier ante litteram descrive i vini con aggettivazioni calzanti e colorite , più appropriate della moderna nomenclatura. La Saga dei Fratelli Ferrari può ben sperare , con i loro rampolli, Marcello, Camilla, Matteo, il futuro è assicurato, per noi che apprezziamo i vini buoni ed onesti, come diceva Lancerio. Lo stesso autore Arnaldo Pomodoro ammirando la sua opera enoica cosi si esprimeva: “Per la prima volta nella mia vita ho avuto l’ emozione di poter camminare , parlare e bere all’ interno della mia opera”. La stessa emozione l’hanno provata gli amici della Confèdèration Europèenne des Gourmets, signorilmente ricevuti in cantina per l’assaggio dei vini, ed accompagnati dal Giullare sottoscritto.
Angelo Valentini

Foto Tenuta Lunelli Castelbuono (Copia)Il “Carapace” opera di Arnaldo Pomodoro nell’azienda Lunelli Frerrari di Bevagna