I bei giorni del Gran Simposio Nazionale d’Italia 2017
Tra il 7 e il 10 Settembre scorso si è svolto il nostro annuale Gran Simposio Nazionale d’Italia soggiornando al nuovo Grand Hotel Salsomaggiore ma con varie interessanti diramazioni nelle vicine città emiliane. Purtroppo per la delegazione della Riviera Ligure la trasferta è stata veramente stressante; a causa di un incidente tra due camion con dispersione del carico inquinante sulla carreggiata, dapprima fermi con un blocco snervante e poi costretti a una deviazione che ha allungato notevolmente il percorso. In pratica per gli amici del Consolato di Sanremo-Riviera dei Fiori per un normale percorso di circa quattro ore ne sono state impiegate più di undici. Almeno il pullman è arrivato giusto in tempo, anche se con leggero ritardo, per il pranzo serale dove con ansia, ci attendevano per la Conviviale di benvenuto, i Confrères degli altri Consolati. Molto bello il luogo, il Ristorante “GAVINELL” circondato da un grande Giardino Botanico che, data la situazione, non abbiamo potuto visitare. Meglio descriveremo sulla prossima uscita del nostro periodico “Il Gourmet Risorto” il profluvio di golose proposte che abbiamo dovuto affrontare in queste giornate, questa era la prima e, dato che i liguri sono arrivati praticamente digiuni, si può immaginare quanto abbiano gradito sia il cibo che i vini piacevoli. Il secondo giorno molto interessante con la visita al Caseificio Santa Vittoria a Carpaneto Piacentino, dove, accolti con gradevole cortesia, ci è stato illustrato tutto il procedimento di produzione e stagionatura del Grana Padano; a seguire una spettacolare passeggiata nell’antico borgo di Grazzano Visconti, conservato come in origine, dove si respira un’atmosfera medievale veramente affascinante. La visita con assaggi di una buona forma di Grana stagionato oltre i 30 mesi, è stata propedeutica ad un Brunch relativamente leggero, che ci ha visto accomodare all’Azienda agrituristica A.M.A di Vigolzone, in mezzo alla verde campagna piacentina, dove ci ha accolto la Signora Valentina, proponendoci oltre ai tradizionali salumi un piatto di magnifici tortelli veramente spettacolari, morbidi e saporiti. Un giusto spazio di relax in albergo era necessario per il recupero dei kilometri percorsi “pedibus” e per lo smaltimento del pranzetto. Preso poi la via delle attigue colline salsesi per la cena serale al bel ristorante “Le Querce”, la cui sala principale conteneva giusto il nostro numero consistente di partecipanti, una sessantina: tanto per citare, niente male il Risotto e la Faraona ripiena. Il giorno seguente era quello più impegnativo di tutta la spedizione; la visita a Parma. Assistiti da una vivace guida il percorso è stato veramente interessante sotto diversi punti di vista: storico, architettonico, artistico. Incredibile come in Italia ad ogni piè sospinto si trovino tesori inestimabili provenienti dalla nostra storia millenaria ed ai quali forse siamo troppo abituati per apprezzarli al loro giusto valore. Al rientro il leggero e piacevole Brunch nella bella “Stuzzicheria” del nostro Grand Hotel, preludio al meritato riposino che doveva prepararci per la Cena di Gala al ristorante “Stradivarius” di Castell’Arquato, altro borgo storico di rara bellezza. Quì, oltre al menù di cui la sola lettura provocava l’acquolina e oltretutto accompagnato dai grandi vini dell’azienda “Luretta” di Gazzola, siamo stati accolti con professionalità dalla Signora Angela, con i ragazzi del ricevimento e di sala tutti rigorosamente abbigliati nelle medioevali vesti. A conclusione della bella serata abbiamo anche goduto di un concerto lirico tenuto dal soprano Tina Lambri, consorte del nostro Presidente, accompagnata da un bravo tenore e da un altrettanto bravo pianista. Quì sono anche stati intronizzati i nuovi Confrères Gourmets, fra i quali il nuovo Console del Ducato di Parma e Piacenza e Guastalla la Signora Luigina Baistrocchi di cui parleremo nel prossimo articolo. Bellissima serata che preludeva all’ultimo giorno del Simposio, col l’interessante visita all’allevamento di bovini di Razza Chianina dell’Azienda Bigi di Canossa (Reggio Emilia)). Anche qui abbiamo appreso diverse tecniche in uso per l’allevamento degli animali, che dispongono anche di spazi liberi dove pascolare e, purtroppo anche per la macellazione, con gli accorgimenti per la necessaria frollatura della carne affinchè si conservi in modo ottimale. Il successivo pranzo, accompagnati dai titolari titolari dell’azienda, non ha fatto altro che confermare la qualità del prodotto. Ripensandoci, questa più lunga delle nostre abituali sortite, è stata anche una delle più riuscite, non solo per i prodotti gustati, ma sopratutto per la conviviale atmosfera, l’armonia che regnava nel gruppo, cosa forse ancor più importante di tutto il resto.
Mauro Marelli-Console Nazionale della Stampa
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Gran Simposio 17 GAVINELL Pag 2°-A4