A Chiavenna Rocchetta di Luganano Val d’Arda il Tour delle Antiche Osterie del Ducato
Il Tour delle Antiche Osterie del Ducato nato da oltre due lustri su un’iniziativa del Consolato del Ducato di Parma Piacenza e Guastalla della Confèdèration Europèenne des Gourmets, dopo la temporanea sospensione causata dal famigerato Covid, ha ripreso appieno la sua marcia con un Convivio realizzato nei giorni scorsi alla “Torretta” di Chiavenna Rocchetta una antica osteria risalente alla prima metà del secolo scorso, ora annunciata con il più blasonato nome di ristorante che ha però saputo mantenere intatte le antiche usanze e tradizioni culinarie del territorio piacentino, per merito della famiglia Ghizzoni attuale titolare che è subentrata ai vecchi proprietari negli anni 80 con il capofamiglia il “Patron” Mauro che in seguito, maturati i tempi, ha lasciato le redini ai figli lo Chef Michele e il Maitre Ivo i quali coadiuvati dalle proprie mogli Sandra in sala e Mara con la suocera Tina in cucina, pur mantenendo intatta la tradizione hanno saputo attenuarne la rusticità con l’aggiunta di un elegante tocco di raffinatezza più consona ai giorni nostri. Così in un sobrio ma elegante locale si sono ritrovati i buongustai gourmets provenienti oltre che dalle due province di Parma e Piacenza anche da diverse regioni italiane ed estere. Il convivio ha visto la partecipazione del presidente della F.I.C.E. (Federezione Italiana Circoli Enogastronomici ) Marco Porzio che ha presenziato con delegazioni di diverse Confraternite enogastronomiche provenienti dalla Lombardia, dalla Liguria, dal Veneto e dal Piemonte. Ad intrattenere gli ospiti e a guidare la Conviviale i Consoli Monia Radini Tedeschi e Pier Ugo Verduri che hanno condotto i partecipanti alle degustazioni, prima dei salumi tipicamente piacentini quali coppa, salame, pancetta e gli immancabili Ciccioli e “Pistà ad grass” per passare poi ai gustosi Tortelli a due code che hanno primeggiato in gusto e bontà e poi ai Pisarei e Fasò cucinati in bianco secondo la medievale primitiva ricetta in uso quando il pomodoro non era ancora arrivato dalle Americhe sulle tavole europee. Per mantenere fino in fondo l’attacamento al territorio sono seguiti il Cappello del Prete e la Mariola. Hanno accompagnati le varie portate i vini Monterosso, Gutturnio frizzante e fermo, per finire con una molto gradita Malvasia aromatica abbinata al dessert, tutti vini di produzione della azienda agricola “La Zamprina” di proprietà della famiglia. Alla fine i saluti del Presidente nazionale Romano Lambri e del Vice Presidente Giampaolo Marinelli di Ventimiglia che per essere presente ha rinunciato alla finale del contemporaneo importante evento canoro della città di Sanremo che dal 1997 è sede del Consolato della Confederazione Gourmets della Riviera dei Fiori.